Riceviamo e pubblichiamo la relazione del Convegno AIDP al quale hanno partecipato i nostri Soci Consiglieri Gigliola Gasparoni e Zaverio Lazzero.
“Si è svolto nel pomeriggio di mercoledì 27 novembre il convegno AIDP di Piemonte e Valle d’Aosta con un titolo accattivante, anche per chi, come me, non rientra tra gli HR, o come mi dicono gli stessi partecipanti qualificati, un imprenditore, specie se di una PMI è per forza anche HR oltre a tutti gli altri impegni.
Il titolo, dicevo, “il lavoro di fare impresa, fare impresa per creare lavoro” è quanto mai attuale nel contesto del rinomato “mismatch” che non solo rende difficile la fase di recruitment ma anche quella di trattenimento delle risorse una volta acquisite.
Nella convention ci siamo ritrovati, Zaverio e Gigliola, evidentemente accomunati dalla condivisibile necessità di approfondire le tematiche relative alla gestione del personale in una azienda, seppure partendo da posizioni diverse, imprenditore l’uno, consulente specializzata nel counseling, un processo di aiuto e supporto al cambiamento l’altra.
L’occasione dell’evento è maturata internamente ad AIDP PvdA, anche per salutare l’insediamento del nuovo Direttivo, avvenuto nel luglio scorso, con un convegno regionale e un’occasione per capire se e perché il territorio piemontese e valdostano stiano facendo fatica a creare stabilmente lavoro di qualità. Per fare questo si è adottato un approccio concreto, dedicando un’attenzione particolare ai problemi operativi delle aziende e delle persone che ci lavorano.
È necessario rigenerare lo spirito imprenditoriale nelle persone, con la dovuta attenzione agli aspetti etico-morali, organizzativi e normativi introdotti, tra l’altro, dalle nuove culture frutto della recente immigrazione, e combinarli con i valori e le best practices quotidiane delle aziende. Tutto questo attribuendo al ruolo degli HR come agenti di cambiamento, per sviluppare curiosità e visione del futuro. Inoltre, individuare come generare le competenze che servono, in un quadro anagrafico ed economico che condiziona pesantemente le scelte future anche dal punto di vista della formazione scolastica.
L’obiettivo, raggiunto, è quello di restare focalizzati sulle modalità con cui gestire al meglio le persone all’interno delle organizzazioni e come fornire spunti alle aziende e alle istituzioni per creare lavoro di qualità, così da poter costruire un evento coerente, sia con il proprio percorso professionale che con la realtà locale in cui siamo inseriti, concreto e con la giusta visione.
L’evento si è svolto nella bella cornice dell’Industrial Village presso la sede CNH (ex IVECO per i nostalgici) nell’auditorio collegato alla Historical Gallery.
Buona la “location”, confortevole ed efficace la disposizione degli intervenuti, ottimo il supporto mediatico ed eccellente l’organizzazione.
Su quest’ultimo punto sono effettivamente da rimarcare l’attenzione e la dedizione di tutta la squadra AIDP Piemonte e Valle d’Aosta che hanno supportato egregiamente lo svolgimento dell’intera manifestazione.
Interessanti gli interventi:
- Roberto Cullino – Banca d’Italia, Vice Capo della Sede di Torino
- Francesco Ramella – Università di Torino, Professore di Sociologia Economica
seguiti poi da
- Walter Cugno – Thales Alenia Space, Vice President Exploration and Science e Turin Site Manager
- Tommaso Moretti – Founder e titolare di No Panic
accompagnati ed intramezzati dalla brava Elisabetta Mauti – Storyteller- che ha raccontato in chiave “leggera” la propensione del territorio Piemontese a fornire imprenditori e manager, immaginandoli come fantasmi che aleggiano su di noi, inventori di soluzioni innovative che ancora oggi sono presenti nella nostra quotidianità come Cirio con il metodo di conservazione di verdure in scatola o Bialetti con la famosa caffettiera.
Queste interpretazioni hanno avuto lo scopo di rimarcare come la nostra Regione, con guide illuminate, ha saputo attrarre scienziati e fare nascere competenze che ancora oggi marcano una presenza sostanziale di creatività, adattabilità e propensione all’innovazione.
Tra i temi discussi: come è cambiato il modo di fare impresa.
A supporto di questa tematica si sono avvicendati relatori d’eccellenza:
- Giancarlo Rocchietti – Presidente Club Investitori
- Adriana Di Pede – ART, Chief Delivery Officer
- Guido Moscheni – CNH – Construction Equipment, Global HR Business Partner
L’ultima parte dell’incontro è stata una bella esperienza di lavoro. A ciascuno dei tavoli è stato assegnato un compito: analizzare le ragioni del cambiamento registrato in un ipotetico intervallo di tempo futuro, 2024-2027. Due i possibili scenari: uno sviluppo in positivo dell’economia piemontese, cresciuta ben oltre la media del PIL nazionale, con una significativa riduzione ai minimi della disoccupazione, in un ambiente generalmente caratterizzato da benessere sociale e ambientale, ed uno opposto, negativo, con perdite di PIL, aumento della disoccupazione, ambiente compromesso sia in termini ambientali che sociali, sul quale è stato richiesto il medesimo lavoro di analisi.
Per chi ha piacere di verificare, riporto integralmente lo scenario positivo (quello negativo è l’opposto) dove è possibile cimentarsi con proprie risposte allo scenario qui proposto, di fantasia.
Può essere un esercizio inutile, certamente. Ma è altrettanto vero che alcune teorie come il paradosso della predestinazione, trattate dai sociologi Thomas e Merton e richiamate anche nella convention AIDP, suggeriscono: “una supposizione o profezia che per il solo fatto di essere stata pronunciata, fa realizzare l’avvenimento presunto, aspettato o predetto, confermando in tal modo la propria veridicità”; quindi eserciteremo il pensiero positivo verso la reale concretizzazione.
Ecco l’esercizio:
Nel 2027, La Regione Piemonte è diventata un modello di eccellenza per l’innovazione sostenibile e la crescita economica equilibrata. Grazie a investimenti mirati nelle nuove tecnologie, nel green economy e nella formazione, il PIL regionale è cresciuto del 2,5% all’anno, superando la media nazionale. La disoccupazione è scesa al 5%, grazie a un boom di nuove imprese start-up tecnologiche e sostenibili, supportate da un’infrastruttura avanzata per la ricerca e lo sviluppo. Il reddito medio delle famiglie è cresciuto attestandosi sui livelli delle Regioni Lombardia e Veneto.
Il Polo tecnologico di Torino è ora conosciuto a livello internazionale per le sue soluzioni nel campo della mobilità elettrica e della robotica, attirando investimenti esteri per 1,2 miliardi di euro solo nell’ultimo anno. I settori agricolo e manifatturiero, tradizionalmente forti in Piemonte, sono stati trasformati dall’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione e dall’automazione intelligente, riducendo gli sprechi e aumentando la produttività del 20%.
L’adozione di pratiche energetiche sostenibili ha ridotto le emissioni di CO2 del 30% rispetto al 2024, e l’energia rinnovabile copre ormai il 60% del fabbisogno regionale. La qualità della vita è migliorata: la macroregione è tra le prime tre aree italiane per qualità dell’aria e benessere sociale, con un accesso migliorato a servizi sanitari avanzati, e un’istruzione sempre più orientata alle competenze del futuro. La popolazione giovanile, che in passato tendeva a migrare, ha iniziato a rimanere grazie alle opportunità di lavoro e alla qualità della vita, portando anche a un lieve aumento del tasso di natalità (+0,8%).
Qui il lavoro consisteva nel rispondere alle due domande:
- Qual è stato il contributo di aziende nel creare un ecosistema lavorativo così dinamico e innovativo nella macro Regione Piemonte e Valle d’Aosta nel 2027?
- In che modo le politiche delle istituzioni regionali pubbliche hanno facilitato la crescita economica e lo sviluppo del capitale umano nel territorio?
La ricerca di possibili risposte a queste apparentemente semplici domande, portano ad una seria di ragionamenti e considerazioni che indurranno ciascuno a riflettere nelle proprie azioni e nei propri comportamenti, a tendere verso quel risultato fantasioso.
Nell’esercizio condotto durante l’evento, i contributi sono poi stati raccolti e aggregati per mezzo dell’applicazione di AI elaborata dallo studio Praxi di Torino.”
Relazione a cura di Zaverio Lazzero, Socio Consigliere CDT e Team Leader Sviluppo PMI