Visita all’Azienda GAI Macchine Imbottigliatrici

GAI Macchine Imbottigliatrici

 

Relazione a cura del Consigliere Lazzero Zaverio.

Con una partecipazione di oltre quaranta persone, si è svolta con pieno successo la visita all’azienda GAI Macchine Imbottigliatrici nella mattinata di sabato 25 ottobre 2025, presso la sede di Ceresole d’Alba (CN).

Oltre alla numerosa presenza dei soci del Club Dirigenti Tecnici, l’incontro ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti dell’Associazione CAReGIVER e di alcuni esponenti delle PMI Chieresi, a conferma dell’interesse trasversale per una realtà industriale che unisce innovazione, sostenibilità e tradizione manifatturiera.

Le aspettative di interesse e curiosità tecnica sono state ampiamente soddisfatte grazie alla disponibilità e alla competenza degli ospiti di casa, l’ing. Guglielmo Gai e l’ing. Paolo Molinaro, che hanno accompagnato i partecipanti nel percorso di visita allo stabilimento.

L’imponente e moderna struttura produttiva visibile a Ceresole d’Alba mostra l‘articolata e complessa area dei montaggi: non solo assemblatori ma costruttori, avendo gestito internamente tutte le componenti esecutive.

Fondata nel 1946, la GAI Macchine Imbottigliatrici S.p.A. è oggi una delle eccellenze italiane nella produzione di macchine per imbottigliamento, tappatura ed etichettatura destinate ai settori del vino, della birra, dei liquori e dell’olio.

Gai è una realtà leader di mercato, nella campagna del Pianalto di Carmagnola al confine con il Roero.

Dal 1946 una storia di eccellenza attraverso 70 anni e tre generazioni la Gai ha stabilito più di una pietra miliare nell’evoluzione dell’imbottigliamento di qualità.

Guidata oggi dalla seconda e terza generazione della famiglia Gai, l’azienda impiega oltre 300 collaboratori e distribuisce le proprie soluzioni in tutto il mondo.L’elevato livello di automazione, la costante ricerca tecnologica e l’impegno per la sostenibilità ambientale rendono la GAI un punto di riferimento riconosciuto a livello internazionale per affidabilità, innovazione e qualità costruttiva.

Durante il briefing introduttivo, l’ing. Gai ha illustrato le peculiarità che distinguono la GAI nel panorama industriale italiano: una realtà produttiva profondamente integrata, caratterizzata da una verticalizzazione dei processi che le consente di progettare e realizzare internamente la quasi totalità dei componenti.

Non a caso, il motto aziendale è “Costruttori, non assemblatori”, a sottolineare un approccio che unisce artigianalità evoluta, precisione tecnologica e controllo totale della qualità.

La visita ai reparti produttivi ha permesso di osservare da vicino un’organizzazione efficiente e moderna, dove macchine utensili, sistemi automatizzati e aree di montaggio convivono in un flusso produttivo armonico, supportato da un magazzino automatico di ultima generazione.

I visitatori hanno potuto apprezzare la cura del dettaglio tecnico, la pulizia degli ambienti e la qualità dell’intero processo industriale.

Oltre ai tradizionali vini e alle birre ha esteso la sua offerta alle bibite gasate, liquori e liquidi oleosi, ed ora anche in lattina. Le sue macchine sono al lavoro ovunque si imbottigli, con orientamento alla qualità.

Insieme all’offerta di macchine nuove e rigenerate, offre assistenza tecnica specializzata e ricambi a vita.

Alcuni esempi di macchine imbottigliatrici, anche nella versione modulare:

 

Particolare attenzione è stata dedicata alla gestione energetica, vero fiore all’occhiello dell’azienda.
Lo stabilimento è infatti alimentato da un imponente impianto fotovoltaico che garantisce una significativa autosufficienza energetica.
L’energia prodotta in eccesso, oggi riversata in rete, sarà presto immagazzinata in due potenti sistemi di accumulo di prossima installazione.
Anche il recupero dell’energia termica residua dei processi industriali contribuisce all’efficienza complessiva, venendo utilizzato per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti produttivi e degli uffici.

Imponente anche l’ampliamento in corso di realizzazione che permetterà, tra l’altro, l’installazione di nuovi grandi macchinari per la produzione di nuovi prodotti con maggiorate capacità di processo.

Conclusioni

La visita ha rappresentato per i soci del Club un’occasione preziosa per approfondire un modello di impresa italiana virtuosa, capace di coniugare competenza tecnica, responsabilità ambientale e visione strategica.

Un esempio concreto di come il radicamento territoriale possa convivere con l’apertura ai mercati globali, continuando a generare valore, lavoro e innovazione.

Momento conviviale

Al termine della visita, una ventina di partecipanti si sono ritrovati a pranzo nella piacevole cornice del Lago della Spina a Pralormo. L’occasione è stata sfruttata per approfondire le conoscenze tra i partecipanti e valutare nuovi progetti di divulgazione dello spirito del Club.

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