Lo scorso 27 Maggio 2025, presso FCA Heritage Hub, il CLUB DIRIGENTI TECNICI ha organizzato la conferenza sul tema “Le ricadute delle competizioni sulle auto di serie”
L’evento si è articolato in due momenti:
- Visita allo spazio espositivo dell’HERITAGE HUB, che raccoglie più di 250 vetture: tra queste, 64 sono le protagoniste delle otto aree tematiche “trasversali” che costituiscono il cuore del percorso espositivo. Siamo stati accompagnati da Roberto GIOLITO, Direttore dell’HERITAGE HUB. FCA HERITAGE è il dipartimento che tutela, valorizza e promuove il patrimonio storico dei brand italiani del Gruppo Stellantis. Attraverso attività, spazi espositivi e servizi dedicati alle auto classiche la storia continua a prendere vita per il presente ed ispirazione per il futuro. Con oltre 12.000 visitatori nel 2024, l’Heritage Hub (in italiano “polo del patrimonio”) si conferma un luogo unico di incontro, uno spazio aperto a un pubblico eterogeneo (composto da appassionati di auto d’epoca ed esperti del settore, turisti e tantissime famiglie con ragazzi) in cui è possibile approfondire la cultura industriale e scoprire l’evoluzione del settore a partire da Torino, punto di riferimento internazionale per la cultura dell’automobile. Ciascuna di esse ospita vetture di marchi ed epoche diverse, in dettaglio: Records and races, Concepts and fuoriserie, Archistars, Eco and sustainable, Small and safe, Style marks, Epic journeys, The rally era.
- La conferenza, focalizzata sulle positive ricadute tecniche, industriali e commerciali delle corse automobilistiche sulle auto di serie, non solo per quanto attiene alle prestazioni, ma anche sull’affidabilità e sulla sicurezza attiva e passiva nel loro utilizzo normale. Il relatore è stato l’Ing. Vittorio ROBERTI.
Il Dott. Roberto GIOLITO è entrato nel Fiat Style Centre nel 1989. Nel 2002 ha assunto la direzione dell’Advanced Design Centre del Gruppo FIAT. Nel 2007 sotto la sua direzione è uscita la nuova Fiat 500, che ha ricevuto il riconoscimento di auto dell’anno, ed ha assunto la carica di Responsabile del Design FIAT ed ABARTH. Nel 2012 è stato nominato Vicepresidente EMEA di FIAT CHRYSLER, e sino all’Ottobre 2015 ha supervisionato il design di FIAT, ABARTH, ALFA ROMEO, LANCIA, MASERATI e FIAT PROFESSIONAL. Ad oggi, è il Direttore dell’HERITAGE HUB, con responsabilità delle collezioni storiche del gruppo.
L’ing. Vittorio ROBERTI, dopo la laurea in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino, è entrato in Abarth nel 1979. Ha iniziato nell’ufficio tecnico come specialista di telaio e sospensioni, collaborando agli ultimi sviluppi della Fiat 131 Rally e della Ritmo Gruppo 2. Ha partecipato in seguito attivamente al progetto delle Lancia Rally 037, Delta S4 e LC/2 (da pista). Dal 1984 al 1986 è stato impegnato sui campi di gara con la Lancia LC/2 Sport prototipo (in pista) e con la Fiat Uno Turbo Gruppo A (nei rally). Dal 1986 ha partecipato a tutti i test di sviluppo della Delta Gruppo A, prima come responsabile del solo Reparto Esperienze e successivamente, sia nei test che in gara, come responsabile del Reparto Rally. E’ co-autore di diversi libri: Lancia Delta S4, Lancia Delta S4 Corsa in detail, Lancia Sport Gr.6 (LC/1), Lancia Stratos Gr.5 turbo Silhouette, Lancia Rally Gr.B-037, Lancia Endurance e Lancia Beta Montecarlo LC1 e LC2. Socio del CDT, è membro del Comitato scientifico della Fondazione Macaluso per l’Auto Storica. È infine socio dell’AISA (Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile).
L’introduzione, di Vittorio Roberti, affidata all’aiuto della Intelligenza Artificiale, ha già evidenziato i diversi impatti di tali eventi ed, in particolare: Innovazione tecnologica , Spettacolo e intrattenimento , Promozione e marketing , Sviluppo delle competenze , Economia, Cultura e tradizione. Successivamente sono state sottolineate con dovizia di dettagli le ricadute tecniche, tecnologiche e commerciali delle competizioni automobilistiche. In particolare per quanto riguarda lo sviluppo e l’evoluzione degli pneumatici, dell’aerodinamica, delle sospensioni e delle trasmissioni. Particolare attenzione è stata dedicata all’argomento Sicurezza (attiva e passiva) ricordando, per esempio, che lo specchietto retrovisore è stato introdotto per la prima volta nel 1911 sulla monoposto vincitrice della prima edizione della 500 Miglia di Indianapolis. Non sono mancati inoltre i riferimenti ai dispositivi direttamente derivati dalle vetture di Formula 1 (ad esempio il controllo di trazione, le sospensioni attive ed i comandi al volante) ed a particolari prove di crash messe a punto con la collaborazione del Centro Sicurezza Fiat di Orbassano (TO). Con riferimento, invece, al campo specifico dei rallies (sintetizzati nelle loro peculiarità specifiche, a partire dai primordi della specialità) è stata inizialmente messa in evidenza la grande rilevanza commerciale ottenuta sia dalla vittoria della Fulvia coupè HF al Rallye di Monte-Carlo del 1972 che quella dei sei titoli mondiali consecutivi delle varie versioni della Delta (dalla 4WD alla Evoluzione). Nel primo caso, dopo quella vittoria furono ancora prodotte ben 50mila delle 140mila Fulvia coupè costruite nelle varie versioni (evitando così l’interruzione della produzione della Fulvia, con notevole beneficio anche per i posti di lavoro conservati e già in pericolo prima dell’inizio del rally). Analogamente, nel secondo caso, la parabola della Delta di serie (in tutte le versioni) era in netta fase decrescente nel 1986: il debutto vincente della 4WD al Rallye di Monte-Carlo del 1987 e le successive vittorie delle varie versioni (Integrale 8 valvole, Integrale 16 valvole, Evoluzione 16 valvole oltre ai tre successi al micidiale Safari Rally del Kenya) hanno permesso di invertire rapidamente la tendenza del crollo delle vendite. Dalle iniziali 5000 vetture 4WD inizialmente costruite (per potere omologare la vettura da cui derivava la versione da competizione) e di cui la Direzione Commerciale Lancia temeva la difficoltà di vendita si è arrivati a totalizzarne oltre 44mila esemplari prodotti. Un argomento molto più tecnico, come ricaduta sulla produzione di serie, è stato invece quello riguardante la Delta S4 (1985-1986): infatti sia il doppio schema di sovralimentazione (compressore volumetrico + turbo, brevettato dalla Lancia) che il sistema IAW (Alimentazione ed Accensione elettronica integrati, messo a puto in collaborazione con la Weber-Marelli) hanno avuto una successiva applicazione pratica. Nel primo caso, allo scadere del brevetto Lancia (nel 2005) la Volkswagen ha proposto un motore 1.4 TSI turbo e volumetrico ad iniezione diretta che è riuscito a garantire ottime prestazioni e minimi consumi, riscontrando il favore del pubblico. Nel secondo caso, il sistema utilizzato per la prima volta in pista dalla Lancia LC/2 prototipo, dopo essere stato applicato anche nei rallies sulla S4 è stato successivamente applicato su tutte le Delta stradali (dalla 4WD alla Evoluzione) da cui sono derivate quelle da gara e di cui abbiamo parlato in precedenza. Infine, si è fatto un cenno alla sfida dell’idrogeno: dopo una prima esperienza nel 2024 con il prototipo HySE-X1, che ha concluso la gara al quarto posto nella sua categoria, il progetto HySE è tornato alla Dakar 2025 con un veicolo ancora più evoluto: il HySE-X2. Anche in pista il Mission H24EVO, un prototipo elettrico a idrogeno sviluppato per 24 Ore di Le Mans 2025 in collaborazione con Bosch Motorsport, immagazzinerà idrogeno liquido a bordo per sperimentare una gara endurance neutrale dal punto di vista climatico.
Il Club Dirigenti Tecnici ringrazia sentitamente il Dott. Roberto Giolito e l’ing. Vittorio Roberti per avere accompagnato i visitatori in un mondo di tecnologia che sentiamo ancora con orgoglio parte del patrimonio italiano e piemontese.
Per visualizzare la locandina cliccare su
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Nota: la foto della Lancia Delta in evidenza è opera di Vincenzo Borgomeo