A Torino c’è tutto!
Sintesi dell’evento “Scrivere l’industria: la cultura d’impresa si fa racconto” organizzato dall’Unione Industriali di Torino che si è tenuto nel primo giorno di apertura del salone.
Ieri a Torino ha aperto la trentacinquesima edizione del Salone del Libro (che durerà 5 giorni). Un evento importante per Torino e per la Regione Piemonte. Per il Club dirigenti Tecnici hanno presenziato alla “prima”, il Presidente Antonio Errichiello ed Ezio Bellini, sia per supportare l’azienda TurnKey di Diego Dallosta, associata da anni allo storico Club, sia per partecipare all’evento organizzato dall’Unione Industriale Torino insieme al gruppo dei Grafici, Cartai & Cartotecnici ed Editori, intitolato “Scrivere l’industria: la cultura d’impresa si fa racconto”.
Fare il punto sull’evoluzione dell’industria del contenuto e sulla cultura d’impresa in Italia, coinvolgendo scrittori, manager e imprenditori del settore è la tematica dell’incontro di oggi, ha dichiarato in apertura Ruben Abbattista lasciando dopo l’introduzione ed il benvenuto la parola a Silvio Viale ed al Presidente Marsiaj.
Emozionanti le sue parole, quando in apertura del suo discorso, in merito alle trasformazioni del tessuto industriale (e non solo) della nostra Regione, ci ha ricordato come Torino da capitale d’Italia divenne un capoluogo ma anche una capitale industriale, segno di intelligenza e capacità di adattarsi al cambiamento. Dunque una città pioniera del cambiamento ma capace di reagire attraverso crescita e cultura d’impresa. “A Torino c’è tutto. Un tessuto industriale ricco di aziende. Impresa, artigianato e capacità della manifattura. Cultura ed impresa sono molto legati tra loro ed i nostri imprenditori hanno la sensibilità e la capacità di attraversare il cambiamento generando opportunità”. Il finale del suo discorso, ha acceso di entusiasmo la platea in quanto, in anteprima, ha espresso la sua volontà (insieme a quella di tutta la sua squadra di lavoro), di candidare Torino come Città capitale della cultura d’impresa.
A questo punto il presidente Marsiaj ha lasciato la parola agli altri relatori, che hanno affrontato tematiche legate al suddetto cambiamento di paradigma, dettato dalle differenti tecnologie e necessità di questi anni. Carlo Emanuele Bona ha parlato di come molte professioni che esistono oggi 15 anni fa non esistevano e di come adattarsi, ha rappresentato e stia rappresentando tutt’ora una sfida, aggiungendo che lavorando con il massimo impegno potremo costruire un futuro che seppur tracciato, non è scritto, soprattutto facendo leva su territori come Torino e Milano che sono capoluoghi “unici” nel mondo dove le filiere della stampa, della grafica e dell’editoria sono complete.
Gianluca Pulvirenti ha sottolineato come il cambiamento nel mondo degli editori, dei nuovi modelli di business hanno trasformato i canali di vendita e della necessità di trasferire nuove competenze su tutti i componenti della filiera. Si sono poi alternati nell’esposizione Massimo Medugno, Simone Lattes e Gabriele Comuzzo moderati da Alberto Gamba che hanno descritto nel dettaglio come si è trasformata anche l’industria del “contenuto” per poi lasciare la parola agli scrittori Paolo Bricco, Gian Arturo Ferrari ed Alessandra Selmi guidati dal giornalista Francesco Antonioli (bellissima la sua osservazione “anche se il digitale ha trasformato il mercato, il libro tradizionale rimane sempre un’emozione tattile”).
La chiusura del dibattito ed i saluti sono stati esposti da Antonio Calabrò che ha “rassicurato” con il suo discorso, perché seppur confermando il momento di transizione, la nostra tradizione ed il nostro saper fare ci porteranno verso una nuova era: “nel Torinese esiste una storica vocazione industriale [..] cultura ed industria saranno un motore di crescita distintiva del sistema economico”. A sottolineare l’importanza, l’attenzione e la cura che le istituzioni hanno per il Salone, nel pomeriggio è intervenuto anche il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
All’uscita dal Lingotto, in chiusura di questa prima giornata ricca di eventi che fanno presagire un’edizione straordinaria del Salone del libro, il nostro Presidente Antonio Errichiello ha dichiarato: “L’evento di oggi, mostra ancora una volta come il binomio “cultura-impresa” sia un elemento vincente per lo sviluppo a 360°. Il Salone del Libro è certamente il luogo dove si incontra la letteratura, il racconto della nostra storia, del presente e del futuro, il luogo del dialogo, del confronto, della comunicazione. In una parola sola dove si incontra la cultura…che crea effetti moltiplicatori e straordinari anche sulla “cultura d’impresa” dalla quale, arricchendosi anche della capacità di comunicare, oltre che di saper fare, si producono effetti positivi a tutto campo per lo sviluppo armonico del nostro territorio e nell’intero Paese.”
Invitiamo tutti a non perdere questo immancabile appuntamento e ricordiamo che al Salone, presso lo stand L78 nel padiglione 2, potrete incontrare Diego Dallosta ed Enrica Busso (soci del CdT e con la loro azienda Turnkey sostenitori del Club) che presenteranno i libri della “Collana Nativi Matematici” ( matematica – fisica – geometria – transizione verde ) e vi invitano a partecipare all’evento “Transizione Verde” che si terrà venerdì 19 maggio alle ore 16 nella sala Lilla al Padiglione 2.
Antonio Errichiello
Presidente del CDT
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