FISICA E FISIOLOGIA DEL CICLISMO
La bicicletta è considerata il più semplice e diffuso tra i mezzi di locomozione. Pochi sanno però che, per assicurare la stabilità del ciclista sul mezzo a due ruote, l’equilibrio e il moto della bicicletta sulla strada, vengono chiamate a raccolta decine e decine di forze, a partire da quelle che si originano dai muscoli per finire a quella che la ruota motrice trasmette al terreno.
L’illustrazione dei relatori con il pubblico sul tema “ Fisica e Fisiologia del Ciclismo “ si apre proprio con un sintetico esame di queste forze, che illustri fisici e matematici di ieri e di oggi hanno tentato di calcolare ricorrendo a sistemi di equazioni differenziali di secondo ordine, tirando anche in ballo concetti astrusi come l’effetto giroscopico.
Naturalmente la propulsione impressa alla bicicletta serve a far fronte alle varie resistenze che contrastano il suo moto. Tra esse la più importante è quella opposta dall’aria che però, grazie a ingegnose soluzioni, può essere grandemente ridotta, tant’è che, con biciclette speciali, il muro dei 150 km/h sta per essere abbattuto. In ogni caso, anche senza ricorrere a particolari accorgimenti aerodinamici, il ciclismo è il più” economico “quanto a dispendio energetico, tra gli sport di locomozione terrestre a propulsione umana ( marcia, corsa, sci di fondo, pattinaggio su ghiaccio, ecc. ) .